Guglielmo Montiglio
(aprile 2003 -- Bernardston, MA)
Da dove la tua famiglia emigrò e quando? Chi emigrò
(me stesso, genitori, nonni) e quali erano i loro nomi?
Mio nonno, Giuseppe Montiglio, venne in America da Casale Monferrato
nel 1905 alletà di 21 anni. Dopo l'arrivo cambiò
il suo cognome in Montilio. Mia nonna, Adele Casarico, venne
da Viggiù in Lombardia nel 1909 alletà di
19 anni. Come si diceva, si incontrarono sulla nave mentre entrambi
tornavano in Italia per una visita. Si incontrarono ancora tre
settimane dopo, Giuseppe fece la sua proposta di matrimonio,
ed Adele accettò. Furono sposati per più di 60
anni ed allevarono cinque figli ed una figlia.
Cosa li condusse alla loro destinazione (parenti già
lì, speranza di un lavoro presso un mulino, miniera,
ecc., per favore potrebbe spiegare)?
Da New York, Giuseppe attraversò il paese, facendo il
minatore in Pennsylvania ed il boscaiolo nello Stato di Washington
prima di stabilirsi a West Quincy, Massachusetts. Benchè
i motivi della sua scelta non sono conosciuti, West Quincy aveva
una grande comunità italiana in cui la famiglia lavorava
duro e prosperava.
Da principio, Giuseppe comprò un autobus per trasportare
le persone a Fall River. Poi costruì delle case e la
famiglia iniziò molte attività, che comprendevano
un ritrovo notturno, un campo di bocce, ed un ristorante, in
cui si dice, servissero una grande quantità di "caffè
nero" in tazzoni durante il periodo del "proibizionismo."
Durante la "Grande Depressione" la famiglia soffrì
delle difficoltà, perdendo molte proprietà e risparmi.
Giorgio, o "Chick," un membro decorato della 101st
Airborne Division (divisione aerotrasportata 101mo), fu ferito
qualche giorno prima della fine della Seconda Guerra Mondiale
e morì un po' dopo. Giovanni fu ucciso in un incidente
industriale alla fabbrica di granito della famiglia di sua moglie.
Il ristorante diventò una pasticceria, che passò
al figlio maggiore, Ernesto, e che diventò molto noto
per le sue torte decorate, per presidenti, personaggi famosi,
e per i residenti della zona. Anche gli altri figli, Giuseppe,
Valerio, e Liliana lavoravano là. Erano sposati e allevavano
le loro famiglie. Ci sono 22 nipoti e dei pronipoti.
Furono essi parte di una catena di migrazione?
Mio nonno venne con un amico. Altri parenti vennero dopo e si
stabilirono nella stessa zona, considerando anche i membri della
famiglia Cavallo. Non siamo sicuri dei fatti che portarono allarrivo
di mia nonna.
Emigrarono verso un altro luogo prima o dopo (Argentina,
Francia, Inghilterra, ecc.)?
Crediamo di no, ma vennero via Francia, come era l'abitudine
del tempo.
Si stabilirono fra altri Piemontesi e furono membri di una
società (associazione) Piemontese (confraternita, mutuo
soccorso, ecc.)?
West Quincy, Boston, ed i suoi dintorni attrassero molti italiani
da tutta lItalia. Un gran numero erano siciliani e lavoravano
nelle cave di granito, nelledilizia e nei ristoranti.
La tua famiglia mantiene le tradizioni piemontesi: lingua,
cultura, storia, cucina...?
Si diceva che un antenato facesse il cuoco per il Re di Italia,
e la cucina fosse sempre importante, specialmente il vino squisito,
i ravioli, i gnocchi, il risotto, e la polenta tutti fatti a
casa. Cerano molti pranzi e cene che duravano delle ore,
almeno per gli adulti, mentre noi cugini giocavano nella casa
e nel piazzale. Cercavamo di non fare rumore nel salone mentre
mio nonno ascoltava l'opera lirica sulla TV bianco e nero, spesso
versando lacrime sulle guance. Daltro canto, mio papà
dice che i suoi genitori parlavano italiano solo quando non
volevano farsi capire dai figli, adesso lui, mio zio e mia zia
capiscono solo un po' di italiano. Credo di essere il solo della
famiglia a studiare la lingua.
La tua famiglia tornò a casa a far visita o per vivere
dopo l'emigrazione iniziale? Mantennero essi contatti con la
famiglia ritornata a casa?
Mi nonno ritornava spesso, generalmente per qualche mese. Mia
nonna tornò solo la volta in cui incontrò mio
nonno.
Ti identifichi di più come Americano, Italiano o Piemontese?
Sono sempre stato a conoscenza della mia eredità italiana,
a causa della influenza dei miei nonni ed a causa della pasticceria
di mio zio e delle persone che la frequentavano. L'esperienze
di visitare il Piemonte, di leggere la sua storia, e di vedere
il nostro cognome in molti posti hanno lasciato una traccia
nel cuore. Oggi, sono più riconoscente della mia eredità
italiana, che posso rintracciare fino all'anno 777, di quella
Americana, che percorre solo qualche generazione.
Hai visitato la (le) città della tua famiglia in
Piemonte? Che tipo di esperienza è stata?
Si, sono stato là sette volte e non posso averne abbastanza.
La prima volta, nel 1996, ho imparato del paese di Montiglio
(oggi Montiglio Monferrato) per un colpo di fortuna in una libreria
prima di partire l'America. Alloggiammo la prima notte a Casale
Monferrato, ed intendevamo di fare una semplice gita prima di
continuare. A Montiglio, ci siamo fermati al municipio dove
abbiamo incontrato Renato Corsino. Gentilmente ci ha fornito
una guida, ci ha indicato un albergo, e ci ha aiutato a comprare
una storia del paese. Ci scrivevamo e, durante la mia seconda
visita da solo, ho trovato lui, sua moglie Rosanna, e sua mamma
Carolina. Immaginando, forse, di essere invitato solo per un
pranzo o una cena, ero stupito di essere ospitato per qualche
giorno; è stato un vero piacere e siamo rimasti amici
bravi.
Nel 1998 per celebrare il suo passaggio in pensione, ho avuto
il piacere di condurre mio padre ai luoghi di nascita dei suoi
genitori. Aiutare nella vendemmia della vigna della famiglia
Corsino è il culmine di ogni viaggio. Un paio di anni
fa, aspettavo una gita alla loro vigna per fare una richiesta
di matrimonio alla mia cara fidanzata americana. Per fortuna,
ha risposto di si, ed è stato un piacere raccontare quello
che è successo nella sua vigna. Prima di sposarci, abbiamo
riportato il nostro cognome alla forma originale, Montiglio.
Vorrei ritornare in Piemonte fin quanto sarà possibile.
Abbiamo parlato di vivere là in pensione per qualche
mese ogni anno. Ogni viaggio là, mi faccio un dovere
di passare l'ultima notte a Casale, che è sempre un piacere.
Hai studiato la tua genealogia piemontese? Per favore spiega
perché.
Mi spezza il cuore che i miei nonni siano scomparsi negli anni
settanta, molto prima della mia capacità di viaggiare
in Italia. Ci sono tante cose che avrei voluto domandare a loro!
Ho fatto una ricerca negli archivi di Casale, ma senza successo.
Una mia sorella ha incontrato una signora col cognome Montiglio
e ha imparato che c'erano molti ebrei tra i nostri antenati.
Ho incontrato dei lontani parenti, ma le conversazioni sono
state brevi. Questo sito di internet mi incoraggia a provare
di più.
Appartieni a Piemontesi nel Mondo, Famija Piemonteisa or
ad altre organizzazioni?
Le associazioni di italiani (or: le associazioni italiane) qui
vicino, che sono risorse eccellenti, hanno radici in Italia
meridionale. Ci sono la Società di Monte Carmelo ed il
Centro di Cultura Italiana. La società organizza una
festa in luglio, ed il centro offre le classi di italiano e
dei viaggi in Italia.
Traduzione da Bill Montiglio e
Alfredo Frixa.