Roberto Tanzilo
(gennaio 2003 -- Milwaukee, Wisconsin)
Da dove la tua famiglia emigrò e quando? Chi emigrò
(me stesso, genitori, nonni) e quali erano i loro nomi?
I miei bisnonni piemontesi furono Luigi Ravizza (sua madre fu
Rosa Alloglio), che nacque a Zanco di Villadeati nel 1891 e
fu il primo di otto figli, e Maria Robotti, che nacque a Fubine
(sua madre fu Caterina Buscaglia) nel 1893 ed ebbe un fratello
di nome Paolo. Luigi giunse a New York nel 1906, circa sei mesi
prima del suo sedicesimo compleanno. Maria arrivò nel
1909.
Cosa li condusse alla loro destinazione (parenti già
lì, speranza di un lavoro presso un mulino, miniera,
ecc., per favore potrebbe spiegare)?
Luigi aveva già due sorelle più grandi a New York.
La più grande, Giuseppina arrivò nel 1903 quando
aveva sedici anni e Severina la seguì un anno più
tardi quando compì sedici anni. Lei arrivò con
il suo futuro marito, Frank Nervo, che credo fosse di Odalengo
Grande. Ernesta Buscaglia Trossello, zia di Maria, viveva già
qui con suo marito Vincenzo Trossello (di Cuccaro) e gestiva
una drogheria in Hells Kitchen (Cucina dellInferno).
Non sono sicuro con esattezza del perché Luigi e Maria
arrivarono, tranne ipotizzare che questa fosse stata la scelta
migliore a causa della crisi agricola in patria.
Furono essi parte di una catena di migrazione?
Luigi fu il terzo della sua famiglia ad arrivare, per cui "si"
in questo senso. Quando Paolo, fratello di Maria, arrivò
nel 1913 arrivò, andò da Luigi e Maria, per cui
in questo senso ancora "si". Quando arrivò
Quinto, fratello di Luigi, non sono sicuro che il mio bisnonno
fosse ancora molto coinvolto nella famiglia.
Emigrarono verso un altro luogo prima o dopo (Argentina,
Francia, Inghilterra, ecc.)?
Per quello che so, essi non andarono in nessun luogo prima di
New York, benché entrambi fossero passati da Le Havre,
Francia, cosa molto comune a quei tempi. Molti emigranti che
amavano la terra preferivano le navi francesi che erano migliori
e il viaggio da Le Havre verso New York, che era più
corto rispetto a Genova o Napoli.
Si stabilirono fra altri Piemontesi e furono membri di una
società (associazione) Piemontese (confraternita, mutuo
soccorso, ecc.)?
Si, entrambi si stabilirono sul lato ovest a Hell's Kitchen,
dove cerano molti piemontesi a New York.
La tua famiglia mantiene le tradizioni piemontesi: lingua,
cultura, storia, cucina
?
Penso che mia nonna parlasse Piemontese, ma non ne sono sicuro
(mio nonno mi disse che la nonna parlava più Francese
che Italiano). I figli di Luigi e Maria crebbero in orfanotrofi
e con i parenti, per cui è probabile che il loro legame
diretto con i genitori fosse stato di breve durata. A causa
di questo, non sono sicuro che essi avessero ereditato molto
della cultura (piemontese).
La tua famiglia tornò a casa a far visita o per vivere
dopo lemigrazione iniziale? Mantennero essi contatti con
la famiglia ritornata a casa?
Per quel che posso dire, né Luigi, né Maria ritornarono
mai a casa, benché ci sia un po di confusione anche
sullarrivo di Luigi negli USA nel 1911. Per cui, forse,
egli rientrò (in Piemonte) per un po di tempo prima
di ritornare. Ma non cè traccia di questo nei racconti
familiari. Comunque i fratelli di Luigi mantennero contatti,
come lo fecero i loro figli, che mi aiutarono a ricollegare
gli anni successivi. Sono quasi certo che Maria non ritornò
ed io credo che sua madre possa essere giunta negli U.S.A. dopo
il padre di Maria, Giacomo, morto nel 1917, ma ancora non sono
certo.
Ti identifichi di più come Americano, Italiano o Piemontese?
Tutte e tre le cose, io ritengo, con qualche limite. Quando
visito LItalia, mi ricordano che sono per prima cosa americano,
benché in Piemonte, la gente ti "adotti" velocemente
se hai le stesse loro radici. Mi sento diverso dagli altri italo-americani
perché la nostra famiglia non fu lo stereotipo della
famiglia italo-americana, poiché la maggior parte degli
stereotipi derivano dalle più diffuse tradizioni del
sud Italia e siciliane.
Hai visitato la (le) città della tua famiglia in Piemonte?
Che tipo di esperienza è stata?
Si, sono stato là quattro volte ed un cugino ancora possiede
la casa dove nacque il mio bisnonno e da questo, posso dire,
che sia la stessa casa nella quale visse il suo bisnonno quando
arrivò a Zanco da Frinco. Sono sempre contento. Ognuno
dei miei cugini, che sono relativamente distanti, mi tratta
come un reale membro della loro famiglia e questo mi lusinga
perché sono persone meravigliose. Mi sento a casa sulle
colline, nella nebbia, nei piccoli paesi. Mi piace molto guidare
tra i paesi e visitarli e parlare con la gente. E così
bello ed accogliente che trovo piuttosto difficile immaginare
quali condizioni possano aver condotto centinaia di migliaia
(di persone) a partire solo 100 anni fa.
Hai studiato la tua genealogia piemontese? Per favore spiega
perché.
Lho fatto ed è stata una sorta di passione per
me. Dà assuefazione. Io penso di voler conoscere di più
per poter ricostruire i frammenti di una famiglia che si era
dispersa negli anni 20, quando i miei bisnonni furono ricoverati
in un istituto assistenziale e la mia nonna ed i suoi fratelli
crebbero separatamente in orfanotrofi e con gli zii. Mia nonna
portò il peso di questo per tutta la sua vita e vorrei
che questo racconto fosse un piccolo regalo da poter donare
adesso a lei, anche se lei non è qui per vederlo.
Appartieni a Piemontesi nel Mondo, Famija Piemonteis or ad
altre organizzazioni?
Appartengo il gruppo di San Francisco dei Piemontesi nel Mondo,
perché non ne esiste uno nel Wisconsin e non sono mai
riuscito ad entrare in contatto con il gruppo di Chicago. Il
gruppo Bay Area è vivo ed attivo ed io amo ricevere il
bollettino, che mi fa sentire legato a persone che condividono
una storia comune. Io desidero solamente di poter essere la
per i loro eventi e per i loro corsi di lingua Piemontese. Sono
anche membro della Società di Mutuo Soccorso di Giuseppe
Garibaldi, che fu fondata nel mio quartiere a Milwaukee nel
1908 da immigranti giunti dalle Marche (Fossombrone e dintorni)
e dal Piemonte (provincia di Torino, Bosconero, San Martino).
E la seconda più antica società di mutuo
soccorso (delle due) ancora esistenti a Milwaukee. Non cè
molta Piemontesità nelle riunioni, ma esse sono divertenti
ed io voglio far parte della storia in corso della società
e fare quel che posso per mantenerla viva.
Traduzione da Alfredo
Frixa.