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Pierino Dorato
(agosto 2005 -- Albuquerque, New Mexico)


Da dove la tua famiglia emigrò e quando? Chi emigrò (me stesso, genitori, nonni) e quali erano i loro nomi?
Mio padre, Fioretto Dorato nacque a Villadeati, basso Monferrato, e mia madre, Rosina Lachello, nacque vicino a Moncalvo. Credo che mio padre emigro' negli Stati Uniti nel 1924. Nel 1931 lui ritorno' a Villadeati per sposare mia madre (che si era trasferita da Moncalvo a Villadeati), e poi ritorno' negli Stati Uniti (New York) subito dopo il loro matrimonio.


Cosa li condusse alla loro destinazione (parenti già lì, speranza di un lavoro presso un mulino, miniera, ecc., per favore potrebbe spiegare)?
La sorella di mio padre, Eufrosina Dorato, viveva a New York dal 1916. Lei era giunta, da sola, negli Stati Uniti all'eta' di 19 anni, per ragioni che non conosco. Mio padre non andava molto d'accordo con suo padre, Gasprin Dorato, e i suoi ricordi dei combattimenti durante la Seconda Guerra Mondiale erano molto amari. Lui era ansioso di iniziare una nuova vita lontano dall'Italia, e avere una sorella a New York gli fu utile. Mia madre era spaventatat dall'idea di dover sposare un contadino e di vivere il resto della sua vita in un piccolo e povero paese come Villadeati.


Furono essi parte di una catena di migrazione?
Si'. Come detto prima, la sorella di mio padre viveva a New York da un certo numero di anni quando mio padre decise di emigrare. Anche mio padre conobbe alcune persone Piemontesi che vivevano a New York, molte delle quali si chiamavano Garda di cognome e provenivano da Albiano. Mia zia Eufrosina si era sposata un Pietro Garda.


Emigrarono verso un altro luogo prima o dopo (Argentina, Francia, Inghilterra, ecc.)?
No.


Si stabilirono fra altri Piemontesi e furono membri di una societa' (associazione) Piemontese (confraternita, mutuo soccorso, ecc.)?
Si', si stabilirono in un palazzo a Manhattan ovest, a nord di Hell's Kitchen, (67ma Strada appena ad ovest di Amsterdam Avenue) che era pieno di Piemontesi. Ma loro non appartennero ad alcuna organizzazione di Piemontesi.

La tua famiglia mantiene le tradizioni piemontesi: lingua, cultura, storia, cucina...?
Si', moltissime. La mia prima lingua fu il Piemontese. Era la lingua parlata dalla maggior parte dei nostri amici sulla 67ma Strada. Io non compresi che Piemontese non e' l'italiano fino al mio primo viaggio in Italia nel 1938, all'eta' di 6 anni. Chiaramente noi mangiamo molta polenta, risotto e bagna cauda. Nel 2001, io scrissi un libro con mia figlia Sylvia, "Cultura italiana: Una Vista dall'America". Ha un sapore Piemontese molto forte, con un'appendice sulla grammatica Piemontese e molte canzoni in Piemontese. Il fronte della copertina mostra una foto di Torino, con la Mole Antonelliana, ed il retro una veduta di Villadeati. Infatti noi abbiamo dato molto risalto al "sapore Piemontese", usando il sottotitolo "Una Vista Piemontese dall'America."


La tua famiglia torno' a casa a far visita o per vivere dopo l'emigrazione iniziale? Mantennero essi contatti con la famiglia ritornata a casa?
Si'. Il nostro primo ritorno in Italia fu nel 1938, quando io incontrai i miei nonni di Villadeati per la prima volta. La nostra visita successiva fu dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1950, quando io avevo 18 anni e potrei ancora parlare in Piemontese. Noi manteniamo contatti molto stretti con la nostra famiglia in Italia. Io visito l'Italia molto spesso, e nel 1991-'92 passai un anno sabbatico al Politecnico di Torino.


Hai visitato la (le) citta' della tua famiglia in Piemonte? Che tipo di esperienza e' stata?
Si'. Io vado a Villadeati molto spesso. Io ho ancora una zia, zia Ondina, ed un cugino primo, Piero, che vivono la'. Io ho anche una cugina prima, Piera, che vive vicino a Moncalvo e cinque altri cugini primi, Fausto, Rosa, Beppe, Elsa che vivono a Torino. A parte un lontano cugino, tutti i miei parenti vivono di fatto in Piemonte.


Hai studiato la tua genealogia piemontese? Per favore spiega perche'.
Un po'. Durante una delle mie visite a Villadeati tentai di trovare ulteriori informazioni sui Dorato e le famiglie Lachello, ma molti dei registri parrocchiali furono distrutti durante la Seconda Guerra Mondiale ed i registri comunali erano lacunosi per il periodo precedente al 1860.


Appartieni a Piemontesi nel Mondo, Famija Piemonteis or ad altre organizzazioni?
Si', sono membro del capitolo di San Franciso dei Piemontesi nel Mondo.


Traduzione da Alfredo Frixa.

 

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